mercoledì 9 luglio 2014



Indipendenti, liberi


Ho un blog e non me lo ricordavo. Eccolo qua: una lunga pagina con qualche foto scattata lontano e dimenticata qui, ma non una singola parola scritta, se non le didascalie. Peccato! Ci sarebbe tanto da scrivere sui viaggi che ho fatto, su quelli che vorrei fare e su questo mondo dagli infiniti scorci, ma probabilmente tutto ciò susciterebbe lo stesso interesse di una puntata di Geo&Geo del '96. Così ho deciso di buttare giù due righe sulle mie abitudini di giovane viaggiatore che magari non riscuoteranno maggiore successo, ma forse serviranno a qualcuno per prendere spunto per il prossimo viaggio.
Per gli amici viaggiatori che magari, navigando, capiteranno su questa pagina, conoscete bene ciò di cui sto parlando, anzi con alcuni di voi ho condiviso queste stesse esperienze. Aggiungete, modificate, dite la vostra: la vostra di esperienza non può che giovare all'utilità del blog.
Non sono bravo ad usare la tastiera se non per usare gli shortcuts di photoshop (che nerd...) e faccio fatica a mettere per iscritto ciò che mi balena per la testa, quindi mi aiuterò con una lista, come vedo fare ovunque nei blog sul web. Non prendete la lista come un manuale su cosa dovreste e non dovreste fare quando siete in viaggio, di dove dovreste andare, con chi o come ci dovreste andare. I miei sono solo consigli, tips, tricks, chiamateli come volete: gli stessi che vi darei se fossimo ai tavolini di un pub di fronte ad una birra a raccontare delle nostre passioni.
So che adesso state pensando 'Ma io che me ne faccio dei tuoi consigli?!' Ovvio, tu che sei appena tornato da un viaggio a piedi in solitaria lungo l'antica Via della seta nulla, ma per tutti gli altri che vorrebbero viaggiare indipendentemente ma non ne hanno mai avuto la voglia, il coraggio o che semplicemente non ci hanno mai nemmeno pensato, può essere interessante. 
Ho deciso di dedicare L'Anti Atlante a questo tema perché ricevo spesso richieste di amici su come organizzare un volo, dove trovarlo a prezzi convenienti, su come mettere giù un itinerario e come fare in generale quando si tratta di organizzare un viaggio fai da te, trasferirsi all'estero per un po' o comunque varcare la frontiera da soli. Quindi perché non mettere tutto qua, a disposizione di chiunque senta la necessità di ricevere qualche consiglio?
Inutile dire che utilizzerò il maschile per comodità, ma tutto ciò che scriverò è diretto ad entrambi i sessi indistintamente.


Your Mind:

#1 Motivazione. Prendi e vai. Metti due cose in uno zaino e parti. 'Non ho tempo!' Sicuro? Qualche giorno libero prima o poi lo si trova (ne bastano pochi!), anche se ad agosto. 'Non ho soldi!' Sicuro? Mediamente un viaggio indipendente costa meno della metà di un viaggio classico organizzato. 'Non ho uno zaino!' Usa un sacchetto dell'Esselunga, è anche impermeabile. 'Non ho più scuse!' Esatto.

#2 Quando ti sei deciso ad andare davvero da qualche parte, da solo, in coppia o con amici, per uno, tre, dieci giorni o magari per un mese, c'è una cosa che non devi mai fare (questa è l'unica volta che userò il verbo dovere, giuro!) per nessun motivo al mondo, neanche se qualcuno ti supplicasse piangendo in ginocchio: andare in agenzia. L'agenzia turistica sta al viaggio come la pioggia sta al barbecue. La parte più bella del viaggio è la pianificazione, l'acquisto dei biglietti del treno/aereo/traghetto, la bozza del programma di viaggio e delle tappe da fare, ma anche i cambi di programma, l'ansia nel cercare un posto all'ultimo dove dormire, conoscere qualcuno che va nella direzione opposta e decidere all'ultimo di seguirlo perché ne hai voglia. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di arrivare in un posto dopo aver cercato la stazione, aver contrattato il prezzo del biglietto, aver fatto ore di viaggio con la gente che quel bus lo prende tutti i mesi, essere arrivato a destinazione stanco ma fiero? Quel viaggio, anche se breve, è TUO.

#3 Non avere paura del mondo. Magari non scegliere l'Afghanistan come prima destinazione, ma per il resto il mondo è un posto piuttosto sicuro. Molto più sicuro di quanto tu possa pensare. In ogni caso dai un'occhiata qua prima scegliere la prossima meta: http://www.viaggiaresicuri.it oppure qua http://www.travelindependent.info, dove puoi trovare qualche informazione utile.


Your Plans:

#4 Ok, mi sono convinto a partire ma come organizzo un intero viaggio da solo? Comincia dal biglietto aereo. Una volta acquistato (magari senza assicurazione per la cancellazione) non si può più tornare indietro ed è tutto molto più semplice. E' come racconta Alastair Humphreys, un giovane esploratore e blogger britannico quando è partito per una traversata dell'Oceano Atlantico a remi:"Hai un sacco di paure e continui a pensare di voler fare inversione e rinunciare, ma dopo solo un'ora che hai abbandonato la costa inglese non puoi più tornare indietro, le correnti marine non te lo permettono. A quel punto diventa tutto molto più semplice; non hai scelta, l'unica cosa che puoi fare è continuare a remare verso l'altra sponda a settimane e migliaia di chilometri di distanza".

Per acquistare il biglietto aereo il sito su cui cercare giornalmente è http://www.skyscanner.it, un motore di ricerca di voli piuttosto affidabile. Attenzione però, non tutti i prezzi mostrati nella prima pagina sono quelli reali, quindi procedendo nell'acquisto potrebbero esserci cambiamenti più o meno significanti. Consiglio comunque di cercare sui siti delle singole compagnie aeree eventuali offerte o promozioni. 
La pazienza aiuta. L'indecisione no. Quindi controlla il variare dei prezzi ogni giorno e quando il costo sembra conveniente clicca su 'acquista' e goditi il primo momento fantastico del viaggio: quando ricevi via mail il biglietto elettronico. Ora puoi iniziare a sognare sul serio.

#5 E tutto il resto? Una volta acquistato il biglietto aereo sono gli eventuali visti e vaccinazioni le cose di cui occuparsi, per cui in realtà consiglio di cercare le informazioni generali prima di acquistare il biglietto aereo: internet è di nuovo la risorsa essenziale da sfruttare. Solitamente per i visti ci si rivolge al consolato del paese in Italia. Per le vaccinazioni invece, basta recarsi alla ASL e loro sono in grado di dare tutte le informazioni necessarie.

#6 Ok, ma dove dormo? Lascia la decisione al giorno stesso in cui sarai a destinazione. Decidi giorno per giorno dove dormire. La libertà durante il viaggio è essenziale, ti permette di cambiare programma all'ultimo e di scegliere il tuo budget giorno per giorno in base alle scelte che fai. Non aver timore di non sapere dove dormire fino all'ultimo perché un posto da qualche parte lo si trova sempre. E scoprirai presto che in tutto il mondo sono generalmente molto più ospitali di quanto ci si possa aspettare (soprattutto se vieni come me da una città 'fredda' come Milano). Questo ti permetterà anche di risparmiare parecchio perché è facile trovare ostelli o guesthouse dove piuttosto che lasciare una stanza vuota, ti vengono incontro con il prezzo.

La qualità e il livello dei posti in cui vuoi pernottare dipende dal tuo budget e dal tuo spirito di adattamento. Puoi scegliere di stare in dormitorio in ostello condiviso con altre trenta persone o in una suite dell'hotel più bello del paese oppure, perché no, nella cara e vecchia tenda.
In alcuni paesi si può stare ospiti a casa di qualcuno che affitta una o più stanze (vedi https://www.airbnb.it, solitamente utile per i paesi più avanzati), in altri ancora tutto ciò non esiste e dovete chiedere una volta arrivati a destinazione. Occhio però, in alcuni paesi alla dogana vi chiederanno dove pernotterete la prima notte e dovrete indicare un posto valido ed esistente, magari trovato su una guida (compagna di viaggio essenziale) come la Lonely Planet o la Routard. In alternativa prenotate solo la prima notte dall'Italia, soprattutto se arrivate tardi la sera.


Your Pockets:

#7 CONTRATTA. Una volta partito, contratta sempre. Non ragionare in euro, ma nella valuta locale e insisti per pagare sempre con la moneta del posto. Questo ti permetterà di risparmiare molti soldi e non solo: sarai visto in modo diverso dai locali, addirittura sarai rispettato un po' di più. E' un consiglio che viene dato su quasi tutte le guide turistiche, ma spesso le prime volte si tende ad accettare subito il prezzo che viene proposto. Solitamente, soprattutto nei mercati e sui taxi/risciò/mezzi di trasporto cittadini non pubblici, il primo prezzo fatto è 3 o 4 volte il prezzo che dovresti pagare realmente. Anche nelle guesthouse il costo delle stanze viene gonfiato e ti chiederai, come mai? Perché tanti turisti arrivano e tirano fuori qualsiasi cifra viene richiesta perché 'tanto non costa nulla lo stesso'. Non c'è, a mio parere, niente di più sbagliato. I locali si abituano ai prezzi gonfiati e se ne approfittano dell'ingenuità dei turisti chiedendo loro qualsiasi cifra, un po' come, purtroppo, accade a volte nei taxi italiani quando trasportano turisti stranieri. All'inizio non è facile capire quale sia il prezzo giusto, ma pian piano, dopo qualche giorno, la contrattazione continua diventa routine e sarai in grado di capire se il prezzo che ti stanno proponendo è adeguato o meno. A quel punto smetti di essere turista e diventi viaggiatore.

#8 Altro consiglio che mi sento di dare per quanto riguarda i soldi che ti porti dietro è: suddividili. Portare tanto contante non è mai una buona idea, ma anche portarne troppo poco non è intelligente. Può capitare di essere in posti dove le ATM machines (non chiedere mai "Where's the bancomat?" perché non hanno idea di cosa sia...) sono rare e in giro accettano solo contanti. 

Prima di partire comprati un marsupio piatto da portare sotto alla cintura (Decathlon, 8 euro http://www.decathlon.it/marsupio-nascondi-banconote-id_768274.html)  e tieni un po' di soldi lì insieme alle carte di credito o prepagate e un altro po' in altre parti nello zaino. Se sei in compagnia è buona idea dividere i contanti un po' per ciascuno e magari fare una piccola cassa comune per le spese di tutti giorni. 
Per quanto riguarda le carte consiglio di averne sempre due, magari prepagate, dove tieni qualche risparmio in più che magari non ti servirà, ma in ogni caso ti farà dormire sonni tranquilli se capirai di essere tirato. Inoltre se ti capita di noleggiare un mezzo, spesso le agenzie tengono una caparra più o meno cara e anche una volta restituita la vostra banca può arrivare a metterci anche un mese prima di rendere i soldi nuovamente disponibili sulla carta. In questo caso averne due è essenziale.


Your Attitude:

#9 Relax. Il modo migliore per rovinarsi un viaggio è agitandosi. E ve lo dice il capo degli agitati, uno che quando è alla guida solitamente sbraita per 10 minuti al primo che gli taglia la strada (chi mi conosce bene lo sa..). Cerca di mantenere la calma, sempre. Soprattutto perché sei all'estero e non è detto che una reazione che in Italia viene comunemente accettata, sia vista allo stesso modo fuori. Mostrare i nervi alla prima discussione o al primo intoppo è sinonimo di debolezza e lo è ancora di più quando viaggi all'estero. In più oltre che a mostrarti debole fai anche la figura dell'idiota (sì, mi è capitato). 

Spessissimo quando sono all'estero vedo italiani (non solo italiani, ma soprattutto italiani!) incazzati neri che si lamentano con la ragazza, il ragazzo o l'amico perché questo o quello non va, in una lingua che tanto gli altri non comprendono. Evita le lamentele, rovineranno il viaggio a te e ai tuoi compagni di viaggio.

#10 Lasciati andare. Ennesimo consiglio scontato, ma forse non così tanto scontato. Dopo aver rilassato i nervi guardati intorno e cerca di abituarti al luogo in cui ti trovi, ai suoi ritmi e ai suoi usi. Il primo impatto con un paese nuovo, magari asiatico, dove frenesia, smog e caos sono la regola, è molto forte e spesso ti ci vorrà qualche giorno per abituarti. Il modo migliore per abituarsi in fretta è lasciarsi andare, seguire il flusso della folla e perdersi in qualche mercato o in qualche bel quartiere che ci attira particolarmente. Assaggia il cibo locale, soprattutto il cibo di strada nelle bancarelle e nei localini non turistici, soprattutto quelli dove vedi la fila di gente del posto intenta a comprare un pasto da portare a casa. Spenderai pochissimo, molto probabilmente mangerai bene e potrai essere quasi certo che il livello di igiene è maggiore rispetto a quel ristorantino per turisti tanto carino che hai visto nella piazza principale.

Non avere fretta di vedere tutto, cerca di rallentare il tuo ritmo per goderti al meglio ogni esperienza. Passa una notte in più in un posto se pensi di non averlo visto abbastanza e dedica più giorni alle visite impegnative. (Grazie Diego e Rossella per avermi trasmesso questa preziosa abitudine).


Per ora penso di aver scritto abbastanza, non vorrei che la maggior parte di voi arrivi a metà e poi chiuda la pagina perché troppo noiosa...continuerò nel prossimo post, ci sono mille altre cose di cui vorrei parlare.


Viaggiare è bellissimo, farlo nel modo giusto ancora di più. Rispettate il paese che visitate e lui vi accoglierà calorosamente mostrandovi le sue meraviglie più nascoste. Lasciate i pullman organizzati con aria condizionata ai pensionati tedeschi con i sandali e i calzini bianchi e viaggiate indipendenti, liberi. Non abbiate paura di improvvisare, il viaggio è improvvisazione. Quando atterrate, sorridete. Siete liberi come vi capiterà poche volte nella vita.


La mia ragazza, Daniela, mia compagna di viaggio da tre anni, in tutti sensi. L'estate scorsa, su un autobus pubblico da Chiangrai a Chiangkhong, nel nord della Thailandia, diretti verso il Mekong e quindi attraverso il confine Laotiano. 

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